Quando i tifosi sono proprietari della loro squadra, in modo collettivo, tramite un’organizzazione democratica, cambia la prospettiva davvero su tutto, anche sui lavori di costruzione o manutenzione dello stadio, e capita, anzi, diventa quasi normale che i sostenitori si prestino anche come manovali, offrendo ore del proprio tempo libero in cambio del pranzo al sacco durante la sosta dalle fatiche.
Il Queen Elizabeth Stadium, nuova casa dell’Enfield Town, sta per essere completato grazie agli sforzi dei volontari (vedi fotogallery): nelle scorse settimane sono state trasferite due tribune da un altro impianto, e ne è stata aggiunta una nuova, grazie al lascito di un tifoso scomparso lo scorso anno, a cui verrà intitolata la tribuna principale, dove è stato possibile, grazie alla sua donazione, anche cambiare i seggiolini. L’Enfield Town è un piccolo club della periferia nord di Londra, milita nella Ryman Isthmian League Division One North, l‘ottavo livello della piramide del calcio inglese (si è classificato quarto lo scorso anno) ed è di proprietà della Enfield Supporters’ Society Ltd, ovvero dei tifosi. È stato il primo “breakaway club”, formato nel 2001 dai supporters come via di uscita da una soluzione insostenibile – come sarebbe successo qualche anno dopo, in modo per molti aspetti più complesso, con la nascita dell’FC United of Manchester. Proprio la questione dello stadio era stata all’origine della rottura con il club, rimasto senza campo dove giocare dopo la vendita dell’impianto nonostante le proteste dei tifosi, una situazione che il proprietario della squadra non sembrava intenzionato a risolvere in tempi ragionevoli. Da allora sono passati dieci anni, e tra pochi mesi questo speciale compleanno sarà festeggiato con l’inaugurazione del nuovo stadio, prevista per settembre, anche se si spera di poter accorciare i tempi.
Anche il Wimbledon, appena due giorni dopo la promozione in League Two, ha pubblicato una nota su proprio sito web ricordando ai tifosi che dal fine settimana seguente ci sarebbe stato bisogno del loro aiuto per preparare il Fans Stadium alla prossima stagione. Il passaggio alla Football League richiede vari adeguamenti affinché lo stadio soddisfi i requisiti tecnici: telecamere di sicurezza, nuove attrezzature per i tornelli, nuovi cancelli di entrata ecc. Ma a Kingsmeadow ad ogni pausa estiva “una banda di intrepidi volontari” si rimbocca le maniche per tagliare l’erba, sistemare i cespugli, pulire a fondo la tribuna e i gradoni, ridipingere alcune aree dell’impianto. Quest’anno più che mai: “Stiamo cercando un numero record di volontari” dicono dal club “in modo da ottenere uno stadio in fantastiche condizioni, pronto per la prossima stagione nella Football League”.