Anche i tifosi del Brescia pensano all’azionariato popolare

Dopo le dichiarazioni del presidente del Brescia Gino Corioni, il quale ha annunciato la sua volontà a cedere la società nel momento in cui si trovi un acquirente in grado di sanare il debito di trenta milioni di euro accumulato nel corso della sua gestione, gli ultras delle rondinelle ‘Brescia 1911’ hanno lanciato una provocazione: l’azionariato popolare. Una scelta provocatoria quella dei supporters bresciani, con il fine ultimo di porre termine al mandato di propietà della famiglia Corioni, da tempo presa di mira come capro espiatorio degli insuccessi delle rondinelle e per questo contestata.

L’idea in questione è quella di prendere come modello il Barcellona campione del mondo – che può vantare la bellezza di 163mila soci iscritti al club -, il Real Madrid, l’Atletico Madrid e l’Osasuna. Per applicare il modello spagnolo al Brescia Calcio gli ultras intendono avvalersi dell’aiuto delle istituzioni locali, della città e della provincia, in modo tale da rilanciare una squadra che merita palcoscenici migliori della serie cadetta, merita uno stadio migliore dell’attuale e merita di avere maggiore gente assiepata sulle tribune pronta a tifare per i colori della squadra del cuore. Il progetto per ora è ancora in fase di costruzione, ma presto potrebbero essere mossi i primi passi verso la creazione della prima società ad azionariato popolare d’Italia. Da quel momento in poi la palla passerà nelle mani di Corioni, atteso alla prova della verità: prendere o lasciare.

da calciomercato.com